Uscirne vivi, di Alice Munro



"I libri migliori sono proprio quelli che dicono ciò che già sappiamo." George Orwell

Il premio Nobel Alice Munro, giunta alla venerabile età di ottantatre anni, ci ha donato l'ennesima prova del suo immenso talento di scrittrice, ma soprattutto di acuta osservatrice ed interprete dell'animo femminile, con questa 14esima e probabilmente definitiva raccolta di racconti. Il titolo originale, Dear Life, lascia infatti intuire la volontà dell'autrice di prendere definitivamente commiato dalla scrittura e soprattutto di tirare le somme di una vita ricca di soddisfazioni ma anche di risvolti molto drammatici, come la malattia della madre o la rovina economica della famiglia.
Nessuno come la Munro riesce, nello spazio di poche pagine, a cesellare personaggi così veri, tridimensionali che, grazie alla loro vulnerabilità, riescono a insinuarsi nelle nostre menti e a riaprire le ferite più recondite della nostra anima. Munro non giudica mai i suoi personaggi, si limita a fotografarli ad un bivio esistenziale, senza fare sconti, perchè la vita è così, non guarda in faccia a nessuno, e l'happy ending esiste solo nelle favole. Ma esiste sempre una via di fuga, come spiega Neal, uno dei personaggi dello stupendo racconto intitolato Ghiaia: "Il segreto è essere felici, comunque. Provaci. E' possibile. Col tempo diventa sempre più facile. Non ha niente a che fare con le circostanze. Non immagini nemmeno quanto sia bello. Accetta quel che viene e la tragedia sparisce. O almeno diventa più leggera, e tu ti lasci trasportare dalla vita."

Commenti

  1. Brava, Elda, hai iniziato una bella impresa, in bocca al lupo!

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  2. Brava Elda, commento preciso e toccante!
    Luca Bignardi

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  3. Grazie, siete molto incoraggianti!

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  4. Interessante! Brava Elda hai stuzzicato la mia curiosità!

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