Oliva Denaro di Viola Ardone

 


"Una sola noce nel sacco non fa rumore, è vero, ma se le noci sono tante..."

Siamo in un piccolo paese in Sicilia agli inizi degli anni '60 del '900 e Oliva è una ragazzina di quindici anni che ama studiare, correre a scattafiato, ricopiare su un quaderno i volti delle stelle del cinema che ritaglia dalle riviste, ma soprattutto ama andare a raccogliere lumache con il padre, un uomo mite e di poche parole. 

Non ha alcuna voglia di diventare donna Oliva; "non lo preferisco" ama dire come il padre, perché ha già capito ciò che l'attende. La sorella maggiore, Fortunata di nome ma non di fatto, si è lasciata ingravidare dal nipote del sindaco ed ora vive come una reclusa perché il marito non l'ama e si vergogna di lei.

Oliva però diventa donna suo malgrado e improvvisamente si sente vulnerabile, "...per questo di strada vado sempre di corsa: il respiro degli uomini è come il soffio di un mantice che ha mani e può arrivare a toccare le carni." La madre, una donna frustrata che vede il peccato ovunque, la fa crescere nel terrore di essere sbagliata, ripetendole continuamente "La femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia."

È la madre a costringerla ad abbandonare la scuola, nonostante gli ottimi voti, perché teme che si metta troppi grilli nella testa e non appena Oliva compie sedici anni la promette in sposa al figlio di una famiglia benestante. Oliva si rassegna al suo destino ma una sera, rientrando a casa dopo il rosario, viene rapita e abusata da un ragazzotto del paese che si è incapricciato di lei e vuole possederla ad ogni costo.

Siamo negli anni del delitto d'onore e dei matrimoni riparatori ma Oliva, sostenuta anche dal padre che la ama profondamente e la rispetta, si ribella al tacito sistema di oppressione che la vorrebbe sposa sottomessa ad un uomo che non ama. 

Dopo il Treno dei Bambini, Viola Ardone ci propone un romanzo di formazione dove la nostra Storia si intreccia alle vite minori dei suoi indimenticabili protagonisti offrendoci uno spaccato di un mondo che sembra lontanissimo eppure è ancora vivo nella memoria di moltissimi italiani. 




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