LA CASA DEGLI SGUARDI di DANIELE MENCARELLI


 INEDITO 2018

 

Non c'è notte che non chiami
con la sua voce dura di nocche,
tutto occhi, ardente il sorriso,
dalla sua finestra immobile
continua a chiedere il bene
mentre anni di fuori scorrono
e il tempo scrosta la poca giovinezza
rimasta su questo visto invecchiato,
tu non conosci calendario
né altro che essere bambino,
malato aggrappato ai suoi disegni
con cui librarsi dal dolore,
Toctoc, Alfredo che un mattino
hai bussato per entrare
e dentro per sempre sei rimasto,
continua a farmi casa del tuo sguardo,
usami per restare vivo nel ricordo.


Ho voluto iniziare e, in un certo senso, concentrare la mia recensione sulla poesia che chiude questo meraviglioso romanzo/memoir di Daniele Mencarelli, perché qui è condensato il significato profondo e anche salvifico di questo libro, ovvero l'incontro di due anime: quella di chi fa di tutto per buttare alle ortiche la propria vita e quella di chi, invece, cerca in ogni modo di restarvi aggrappato, anche attraverso lo sguardo complice di qualcuno che, finalmente, si accorge di te, del tuo breve passaggio sulla terra. Penso di non aver molto altro da aggiungere se non che Daniele Mencarelli è un grande poeta e una persona speciale, che riesce a toccare l'anima dei suoi lettori e a restarci per sempre. 


Dallo stesso autore vi segnalo anche: Tutto chiede salvezza (2020), da cui è stata tratta una fortunata serie Netflix, Sempre tornare  (2021) e Fame d'aria (2023) di cui vi parlerò in un prossimo post.



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