Preparativi per la prossima vita, di Atticus Lish



Benvenuti nella New York post 11 settembre; benvenuti nel paese che fu dreamland per moltissimi decenni e che, giorno dopo giorno, si sta trasformando in un incubo. Ad accompagnarvi in questo viaggio senza ritorno, due guide d'eccezione: Brad Skinner, reduce dalla guerra in Iraq, ferito nel corpo ma soprattutto nell'anima e pieno di rabbia e fantasmi contro cui lottare, e Zou Lei, per metà cinese e per metà di etnia uigura, entrata clandestinamente negli Stati Uniti attraverso il Messico, giovane donna mussulmana solo all'apparenza fragile, in realtà una vera tosta determinata a dare una svolta alla sua vita.

Due solitudini che si incontrano nel retro di un ristorante nel Queens, si annusano e si piacciono istintivamente, come due cani randagi. Ma la città è ostile, li mastica e li risputa continuamente e loro cercano di sopravvivere giorno per giorno, aggrappandosi l'uno all'altro come possono.

Il sentimento c'è, è molto forte e disperato, ma è spesso sopraffatto dalla follia della guerra che sconvolge la mente di Skinner e dal terrore di Zou Lei di essere scoperta ed espulsa. Una storia d'amore senza miele, senza nuvolette rosa, ma vera e dolorosa come poche altre descritte nei romanzi. I protagonisti sono i perdenti che ogni giorno incontriamo nelle nostre città, gli invisibili che facciamo finta di non vedere, volgendo lo sguardo altrove.

Non dimenticherò mai la fuga di Zou Lei in ciabatte infradito, per giorni e giorni, senza nemmeno un centesimo in tasca e come unica compagnia la paura di morire sola, in un luogo totalmente ostile. Scene indimenticabili, di un mondo che si sta frantumando in una corsa scellerata verso il nulla, dove le persone valgono meno di un hamburger al Mac Donald's.

Preparativi per la prossima vita, romanzo di esordio grazie al quale Atticus Lish ha vinto il Pen/Faulkner Award, è una lettura dura, anzi durissima, ma fondamentale per interpretare i tempi che stiamo attraversando. Anche se la storia e lo sfondo sono completamente diversi, trovo che abbia molto in comune con Ancora di Hakam Günday: entrambi sono la dimostrazione di come la fiction, sempre più spesso, sia più efficace del giornalismo o di altre forme di comunicazione per farci comprendere il mondo che ci circonda.

Atticus Lish
Preparativi per la prossima vita
Traduzione di Alberto Cristofori
Rizzoli
560 pagine





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