I miei piccoli dispiaceri, di Miriam Toews




"La sopravvissuta, quella che si è ripresa e rimessa in pista, che ha salvato mia madre portandola a Toronto, non sono io, ma mia madre... è lei che mi ha portata con se."


È Miriam Toews ad aggiudacarsi la mia personalissima palma di "autrice del cuore" in questa bollente estate 2015. Un'autrice canadese già molto apprezzata e famosa nei paesi di lingua anglosassone, che avevo finora ignorato ma che ha avuto l'audacia di scrivere questo romanzo particolarissimo - che ho preso in mano e posato più volte da quando è stato pubblicato in Italia da Marcos y Marcos qualche mese fa - in cui affronta un tema scottante e insidioso come quello del suicidio.
Tema molto attuale, visti gli innumerevoli casi che ogni giorno rimbalzano sulle cronache, reso ancora più cogente dalle eccessive temperature estive che, com'è tristemente noto, possono incoraggiare un gesto così drammatico. Ma Miriam Toews lo affronta con una tale leggerezza ed ironia, con una tale saggezza e delicatezza, da farti dimenticare la durezza del tema affrontato, riuscendo a strapparti più di qualche sorriso (insieme a tantissime riflessioni sull'argomento).

Protagoniste di questo bellissimo romanzo, come probabilmente già saprete, sono due sorelle, nate in una comunità mennonita del Canada, come l'autrice: Elf, la sorella più bella, bravissima e acclamata musicista, moglie amatissima di Nic, eppure costantemente infelice e in bilico tra la vita e la morte, e Yoli, la voce narrante, una casinista piena di problemi e di rapporti sbagliati, madre di due figli adolescenti avuti da padri diversi e autrice di romanzi per ragazzi, che cerca spasmodicamente di tenere in vita la sorella, convincendola che la vita è bella e va vissuta nonostante tutto.

Ma c'è una terza protagonista, tutt'altro che secondaria secondo me, in questo romanzo: la madre Lottie, una donna dalla forza incredibile. Penultima di sedici figli, è cresciuta tra stenti e difficoltà, vedendo morire tanti fratelli e sorelle ancora in tenera età. Il marito l'ha lasciata sola con due figlie piccole da crescere, perché la vita era troppo pesante da sopportare per lui. Eppure è piena di gioia di vivere, di energia positiva, di amore per tutti: la sorella Tina, le figlie scapestrate, i nipoti, gli estranei che incontra lungo il suo cammino. Per questo motivo ho scelto, tra tante bellissime frasi che costellano il romanzo, una frase dedicata a lei.

Basta, non aggiungo altro, perché altrimenti vi rovino il gusto di leggerlo e di scoprire da soli i tanti tesori di cui è ricco questo bellissimo romanzo. Non mi resta che augurarvi buone vacanze, piene di tante fantastiche letture.


Miriam Toews
I miei piccoli dispiaceri
traduzione di Maurizia Balmelli
marcos y marcos editore
ISBN 9788871687131

Commenti

Post più popolari