Trilogia di Amalia, di Alejandro Palomas


Una madre, Un perro e Un amor compongono la trilogia dedicata ad Amalia, uno dei personaggi letterari più originali e interessanti in cui mi sia imbattuta in questi ultimi anni, uscito dalla magica penna di Alejandro Palomas, autore spagnolo che conta milioni di lettori in tutto il mondo. 

In Italia è stato tradotto soltanto il primo romanzo della trilogia con il titolo Capodanno da mia madre, pubblicato da Neri Pozza Editore. Purtroppo è attualmente introvabile in libreria (mi dicono sia uscito di catalogo) ma sicuramente disponibile nelle biblioteche più fornite. Ed è un vero peccato perché i romanzi di Palomas sono tutti bellissimi, hanno vinto prestigiosi premi letterari e sono una vera e propria carezza per l'anima e in tempi così difficili ce n'è davvero tanto bisogno.

I tre romanzi sono raccontati dalla prospettiva del figlio più giovane, Fernando o Fer e sono incentrati sulla figura della madre; le figlie (Silvia ed Emma), il padre, lo zio Eduardo, la zia Ines, la nonna, ecc; sono solo pezzi di un puzzle che inizia con Amalia.

Amalia è un personaggio complesso, il più complesso di tutti. È un personaggio che parte in sordina, e all'inizio appare quasi indifeso, costruito a colpi di botte. Prima da una madre che, pur essendo saggia e buona, ha molto carattere. Poi, consumata ed emarginata da un marito che la disprezza e la compatisce a causa del suo aspetto fisico (Amalia soffre di albinismo) che non solo le provoca una certa cecità, ma la rende anche goffa. Questo, unito alla sua personalità spontanea, alla sua gentilezza e ai suoi settant'anni, fanno di lei un cocktail esplosivo. Perché Amalia è così: un po' caotica, complicata e dipendente. Uno spirito di bambina nascosto nel corpo di una donna adulta.

Nonostante ciò, dimostra una forza d'animo e una saggezza che forgia e tiene unita l'intera famiglia che, grazie a lei, riesce a superare gli ostacoli e le prove più dure che la vita, inevitabilmente, impone. 

I romanzi si svolgono in un lasso di tempo molto breve (la notte di capodanno il primo, un paio di giorni il secondo e durante il matrimonio di Emma il terzo) ma l'autore riesce a riallacciare i fili di una vita intera ricollegandosi a ricordi e aneddoti del passato e componendo via via il grande puzzle della vita di Amalia. 

Con Amalia si ride, si piange ma soprattutto si capisce che la vita va apprezzata e goduta in ogni istante e che l'amore, anche quello per un cane, è l'unica cosa che ci fa sentire davvero vivi. Ogni libro è indipendente e non è necessario leggere la trilogia in sequenza ma è davvero un peccato che non siano disponibili in Italia. Speriamo che l'editore ci ripensi!




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