Grande come l'universo, Jón Kalman Stefánsson


"È Dio che dà le carte, sì, questo è certo, ma ciascuno gioca la mano che ha, è il suo libero arbitrio."

Caro Jón,

innanzitutto una domanda sciocchina per rompere il ghiaccio: sei sicuro di non essere un cugino alla lontana di Sting? Hai un'aria così famigliare...

A parte questo dettaglio irrilevante, mi piacerebbe tanto parlare con te, capire cosa provi quando scrivi cose così meravigliose e allo stesso tempo laceranti. Leggere i tuoi romanzi è sempre un'avventura, un viaggio negli abissi dell'animo umano. Non riesco mai a leggerli tutti d'un fiato perché c'è veramente troppa materia dentro: ogni pagina, per non dire ogni frase, ha bisogno di essere letta e riletta più volte, sottolineata, meditata, assimilata. Leggendo i tuoi libri sento sempre il bisogno di riprendere fiato tra un capitolo e l'altro, di far vagare lo sguardo all'orizzonte per riflettere su ciò che mi smuovono dentro e Grande come l'Universo non fa eccezione.

Certo sarebbe meglio avere davanti a sé la volta stellata e i vasti orizzonti islandesi, non i piccoli ritagli di cielo che vedo dalla mia finestra, ma devo farmene una ragione. Una cosa è certa, da quando me l'hai fatta scoprire l'Islanda è diventata una delle mie mete più ambite, però la vorrei visitare in inverno, quando "le stelle risplendono più forte" per ricordarci che "il buio non riesce a spegnere ogni luce".

Perché la cosa più bella del fatto di leggere è proprio questa: viaggiare e scoprire nuovi mondi sconosciuti, incontrare nuovi amici mai immaginati, orizzonti inesplorati del proprio io.
Da ex libraia e da grande amante dei libri e della lettura, nel mio piccolissimo cerco sempre di convincere qualche non lettore a convertirsi - è la mia missione, come quella di Snoopy aviatore è dare la caccia al barone rosso - perché penso che uno dei doni più belli che io possa fare al prossimo sia condividere la gioia che le mie letture preferite mi regalano.


Il mio sogno da bambina era poter scrivere belle storie come le tue - ad essere sincera i miei riferimenti erano altri, ad esempio Louise May Alcott o Astrid Lindgren, perché all'epoca eri un ragazzino pure tu -  e riuscire a far emozionare lettori grandi e piccoli, ma non ho mai avuto il coraggio di affrontare i miei fantasmi, anche se le storie e i personaggi sono dentro di me e ogni tanto bussano alla porta del mio cuore per poter uscire. Come hai scritto bene tu in questo tuo ultimo romanzo:

"Lo sapete meglio di chiunque altro, chi non sfrutta le proprie capacità non potrà mai essere felice, piuttosto vivrà nell'ombra della persona che non è mai diventato ma sarebbe potuto diventare. Poche cose fioriscono nell'ombra, e certo non l'essere umano."

Ciò che mi consola però è la certezza di vivere un grande amore e di avere al mio fianco un vero compagno di vita perché:

"...l'amore non è, dopo tutto, un "ti amo così tanto che potrei quasi morire", you'll always be my endless love - ma qualcuno che esce nel gelo con una coperta di lana e un berretto perché l'altro possa continuare a guardare le stelle..."

Grazie davvero Jón per la tua saggezza e per tutte le emozioni che mi regali e grazie mille anche a Silvia Cosimini, perché senza le sue meravigliose traduzioni non avrei mai potuto leggerti, al tuo fantastico editore italiano, Iperborea, che cura sempre con tanto amore tutti i suoi libri e, last but not least, a Emiliano Ponzi, che con il suo Pescatore di stelle ha saputo dare un volto così bello al tuo libro.

Una tua fedele lettrice.



Jón Kalman Stefánsson
Grande come l'Universo
traduzione di Silvia Cosimini
Iperborea
ISBN: 9788870914658


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