Rosso Istanbul di Ferzan Ozpetek



"Nella vita bisogna non fermarsi mai al giudizio degli altri, non tener conto della malvagità e dei pettegolezzi della gente. Bisogna cercare di capire le debolezze delle persone che amiamo e che ci amano, e perdonarle per il dolore che possono averci arrecato. Perché ciò che davvero conta è l'essenza dei sentimenti, non ciò che appare."

"Perché a volte non serve partire, fuggire. Il vero altrove, spesso, è dove già siamo, e possiamo trovarlo solo se abbiamo la forza di affrontarlo." 


Questo piccolo, delicato libro che Ferzan Ozpetek ha dedicato alla madre e alla sua città natale, Istanbul, è un vero balsamo per l'anima. Il suo linguaggio, così poetico ed evocativo, ci trasporta per le strade di Istanbul, sprigionandone i profumi e lasciandoci intravedere i suoi magnifici colori.

Che Ozpetek fosse un uomo sensibile e ricco di sfumature lo avevo già intuito guardando i suoi bellissimi film, così ricchi di sentimenti, di dolore, ma anche di speranza. Le sue storie, per quanto drammatiche, lasciano sempre intravedere una strada percorribile per la ricerca della felicità. Strada che per il regista turco passa spesso per l'aperto conflitto, per l'accettazione della sconfitta, ma soprattutto per il mettersi in discussione e lo spogliarsi definitivamente dai propri pregiudizi e dall'ipocrisia.

In questo breve romanzo semi-autobiografico, Ferzan Ozptek affronta con grande delicatezza e sincerità i ricordi della sua infanzia e della sua adolescenza: la misteriosa scomparsa del padre, durata dieci anni, che l'autore ha sempre creduto un abbandono volontario della famiglia e del quale non ha mai perdonato il genitore. Il suo primo amore, proibito, struggente e dolorosamente perduto. Le donne della sua famiglia, così importanti per la sua formazione: la madre bellissima e sempre malinconica; la nonna, una "vera principessa ottomana"; le "zie", in realtà amiche della madre, così assetate di vita e di passioni, e infine Diamante, la fedele domestica che lo ha allevato.

Tornando a Istanbul per visitare la madre ormai anziana e malata, scoprirà che le cose non sono quasi mai come appaiono, anzi, spesso la verità è diametralmente opposta a ciò che crediamo di sapere - proprio come accade nei suoi film - e riscoprirà il fascino di una città che non ha mai smesso di amare.

Consiglio a tutti gli amanti del suo cinema, ma anche ai pochissimi che ancora non lo conoscessero, di leggere questo bellissimo romanzo e, perché no, guardare o riguardare tutti i suoi film, che scaldano il cuore e sono un inno alla tolleranza e all'amore.

Ferzan Ozpetek
Rosso Istanbul
Mondadori
351 pagine



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