Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato


La gente può perdere la propria vita in biblioteca. Andrebbe avvertita.
Saul Bellow

In molti hanno già recensito questo bellissimo romanzo di Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, probabilmente il più bel romanzo di formazione che io abbia letto da qualche anno a questa parte. Quasi tutti molto positivamente, a parte un critico che l'ha definito un soft porno, pensando di trovarsi di fronte a 50 sfumature per giovani uomini. Vorrei tanto incontrare questa persona e chiedergli di citarmi qualche passaggio saliente della storia di Libero Marsell. Scommetto che non saprebbe tirar fuori granché. Peggio per lui. Mi limiterò a dirvi cos'è invece per me questo romanzo.

Innanzitutto è un romanzo sui rapporti familiari. Libero è figlio unico. Ha una madre molto bella, affascinante e volitiva, oserei dire ingombrante, e un padre mite, gentile e profondamente innamorato di suo figlio e della sua donna, a cui resterà sempre fedele nonostante tutto. La scoperta che la madre tradisce il padre con il suo migliore amico segnerà profondamente l'adolescenza di Libero e i suoi rapporti con le donne.

È un romanzo di formazione erotica e affettiva. Libero deve affrancarsi dal suo complesso di Edipo e dal trauma subito, per ricostruire un ideale della femminilità, che ripari le sue ferite adolescenziali e lo aiuti a diventare sé stesso. Ad accompagnarlo in questo percorso saranno alcune donne per lui molto significative, spesso più grandi di lui, con le quali vivrà grandi passioni, grandi delusioni, ma anche profonde amicizie durature.

È un inno al potere salvifico della letteratura e un invito a rileggere grandissimi autori come Faulkner, Rodari, Camus, Buzzati. Impossibile non farsi catturare nella rete dei rimandi letterari.

È un libro sull'amicizia. Quella che lega il padre di Libero ad Emmanuel, nonostante si contendano la stessa donna, e quella tra Libero e Antoine, compagni di scuola e amici per la vita; l'amore platonico trasformato in amicizia profonda tra Libero e la bibliotecaria Marie; l'amicizia dell'oste Giorgio, che Libero incontra a Milano durante gli anni dell'università e che diventa per lui una sorta di figura paterna sostitutiva.

È un libro sul distacco, sulla perdita, sulla dignità delle persone alla fine della loro vita.

È un libro sull'amore. L'amore di Libero per i suoi genitori. L'amore della madre di Libero per suo figlio e per gli uomini della sua vita. L'amore di Emmanuel per la madre di Libero. L'amore di Anna e Libero dal quale nascerà una nuova vita.
"Sentii all'improvviso cos'era la femminilità per me, cos'era davvero, un pomeriggio di marzo. Stavo rileggendo le ultime pagine del "Diario di Anne Frank" nel punto esatto in cui lei capisce di aver raggiunto una sua autonomia, non rispetto alla madre o agli altri clandestini dell'alloggio segreto: rispetto alla totalità della sua breve esistenza. "Perché in fondo la gioventù è più solitaria della vecchiaia", lo scrisse diciannove giorni prima di essere scoperta dai nazisti, trasformando quella solitudine in riconoscenza, infine in eternità. Lessi la frase e alzai gli occhi, ero seduto in cucina, davanti a me c'era la mia, di Anna. Poteva essere chiunque. Mi sforzai di immaginarla come un corpo di consumo, già consumato. Ci riuscii, ma non bastò, perché era lei. E ognuna delle donne passate mi aveva dato qualcosa per trovarla, e per capire la mia gioventù solitaria. Solo adesso ero grato a ciascuna di loro. Ognuna era stata il mio diario affinché Anna fosse la mia libertà, lo pensai mentre la guardavo. Lei se ne accorse, "Sono brutta?" domandò. Sei tu, dissi".
È soprattutto un libro sulla conquista della libertà, anche attraverso quelle piccole felicità che agli occhi degli altri talvolta possono apparire come oscenità ma che ognuno di noi, nel suo privato, si concede come piccoli momenti di auto-liberazione.

Dove sia il porno in tutto questo non l'ho capito, sinceramente. Io vedo soltanto una grande bellezza e una grande sensibilità. Mi sono commossa leggendolo e consiglio veramente a tutti di leggerlo, soprattutto ai più giovani, perché sono certa che alla fine penseranno "Libero c'est moi!".

Tuttolibri intervista Missiroli

Marco Missiroli
Atti osceni in luogo privato
Feltrinelli
pagine 249 
ISBN 97888807031250






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